Il Greco, per esempio, che credo sia quello che si coltiva oggi, era ritenuto nel 1595 un’uva ottima; è ciò si rileva da una lettera di un certo Grillenzoni1, il quale facendo una vigna con questa vite dice: credo quando se farà vin di questa vigna, che non si lassarà far vergogna al Greco de Roma2.
Greco. È buonissimo per far vini spiritosi, ma non troppo delicati. Può molto inacquarsi: ella è uva assai gialla con grappoli anzi grandi che no; le grana sono grosse, rotonde e nel loro fondo hanno una fossetta, o sia una foratura che sembra fatta colla punta d’un ago. II guscio è molto sodo3.
Il conte Fulvio Testi produceva un vino, che chiamava Claretto, da uve Greco, Albana e Spergoletta, uve che tutte si coltivavano a Fiorano Modenese4.
- “Lettera che si trova nell’Archivio di Stato diretta alli Ducali Fattori Generali di Ferrara”. ↩︎
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- Maini, Luigi – L’Indicatore Modenese n. 11 “Catalogo alfabetico di quasi tutte le uve o viti conosciute e coltivate nelle provincie di Modena e Reggio secondo i loro nomi volgari con altre osservazioni relative” – 1851 ↩︎
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