Uva Corvina

Sinonimi: Covra Gentile
Grappolo: molto grande, piramidale; graspi verdognoli, di media resistenza.
Acino: sferico, piuttosto grande.
Buccia: di mediocre spessore, alquanto polverosa, nero-violacea, sfumata fino al verde-rosa, dall’esterno al picciuolo.
Sugo: abbondante, dolciotto, zuccherato, melato, di poca tinta.
Uva vinifera, ed anche mangereccia, molto diffusa in questa provincia, tanto al piano che al colle, non trovandosi quasi fondo che non ne abbia qualche soggetto. Dà molto vino in proporzione della massa dell’uva: fino a 80%. Ma il vino di sola Covra riesce assai fiacco, insipido (svoto) ed anche tendente al grasso; perciò la Covra stessa viene sempre commista alle lambrusche, dalle quali corregge l’asperrezza e la scarsezza del sugo.
La Corvina è da preferirsi alle altre due varietà della sua uva, detta una Covra, e l’altra Covrone.
La vite: si adatta a tutta sorta di terreni vitiferi, naturalmente con le note predilezioni di questa pianta. Suoi andare assai soggetto alla colatura, così che puossi avere un enorme differenza di prodotto da un anno all’altro. Getta tralci molto vigorosi, a lunghi internodi, con scorza di colore nocciola carico1.

V’è un’ altra spezie di Covra, detta Covra gentile, che è ancor migliore, ed ha il picciuol rosso, e le grana più picciole, e più rare2.

  1. F. Aggazzotti – Catalogo descrittivo delle principali varietà di uve coltivate presso il cav. avv. Francesco Aggazzotti del Colombaro, 1867 ↩︎
  2. “L’indicatore Modenese” n. 10, Maini, Settembre 1851 ↩︎
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