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Uva Galletta

Foto presa da wein.plus alla voce Cornichon Blanc

Galletta, è un’ uva bianca con grappoli piccoletti, ed i grani lunghetti ed un poco appuntați: è propria per la tavola ma non per vino1.

Galletta (Gallettone?):
TRALCIO: Verde, cilindrico, superiormente un po’ prismatico, a nodi un po’ rigonfi, a internodi talora curvi e circa uguali al peduncolo della foglia.
FOGLIA: Lembo a 5 lobi, incisi sino a ½, gli inferiori divaricanti e spesso bilobi, a denti con mucrone ottuso. La pagina superiore è di un bel verde, l’inferiore ben glabra a nervature bianche.
PEDUNCOLO: Giallo-verde, poco ingrossato alla base, genicolato e qualche volta contorto, lungo meno della nervatura centrale della foglia.
GRAPPOLO: Raro, un po’ piramidale, lungo in media 20 cm, a 3-4 assi secondari distanti, lungo peduncolo e rachide verde.
ACINO: Obovato, di mm 36×15 per lo più, ad asse longitudinale un po’ incurvato, polposo-sugoso, a buccia non molto consistente, cera mediocre, color giallo-verde.
SEMI: 1-3 lunghi, castani, a dorso ondulato.
Raramente coltivata, come produttrice di uva da tavola. Vite ferace; il frutto matura verso la fine di settembre2.

16.3 GALLETTA (Cornichon dei Francesi).
Grappolo piccolo, piramidale, con peduncolo ordinario e picciuoli distinti.
Acino tre volte lungo quanto grosso, appuntato all’estremità, sferico al picciuolo.
Buccia giallo-verdognola, traslucida e resistente, con polpa pure soda, non però quanto il Bermestone.
Sugo mucilaginoso, denso, dolce melato e inaromatico.
Uva di aspetto speciale appunto per la forma allungata del grano, che la distingue a prima vista dalle altre: ha le foglie frastagliate, ed è di sapore molto dolce delicato; serve bene alla tavola non solo, ma anche nella confezione de’ vini abboccati, ossia liquorosi. Sta bene anche associata alle malvasie e moscati, ai quali dà il fondo, ed esse l’aroma: coll’avvertenza però di appassire più queste che quella, la quale sarà bene stenderla in una camera all’ombra, mentre quelle saranno esposte alla maggior ventilazione ed anche al sole.
Vegasi in proposito la descrizione del processo della fabbricazione del moscato e della malvasia.
La vite ama terreno sciolto e leggiero: né tanto pingue, se destinata a uso di vini fini: ha corti internodi e fogliame di un verde chiaro.4.

  1. Paltrinieri, Piergiovanni – note al Ditirambo di Vicini/Pincetti sui vini del carpigiano – 1752 ↩︎
  2. L. Malavasi – Contributo All’Ampelografia Modenese – 1879 ↩︎
  3. Trattasi del numero che l’Aggazzotti assegnava alle varietà nella sua collezione di Colombaro ↩︎
  4. Aggazzotti, Francesco – Catalogo descrittivo delle principali varietà di uve coltivate presso il csa. Avv. Francesco Aggazzotti del Colombaro – 1867 ↩︎
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