Racconti di sapori dimenticati, il blog di Cornucopia 🌱🌞🍂❄

Amaraguscia nera

L’Amaraguscia nera, detta anche Scorzanera fa grappoli rari di grana , ma con guscio amaricante, nerissimo , e sodo . Per questa amarezza del guscio si può essa conoscere senz’ altro contrassegno. Ella è delle ottime, e ricercate per vini spiritosi , piccanti e di lunga durata , i quali portano assai acqua1.

Amaraguscia:
TRALCIO
: Rosso cupo, cilindroide, appena striato, un po’ aracneoso, a nodi poco ingrossati, con internodi per lo più un po’ più lunghi del peduncolo.
FOGLIA: Lembo frastagliato, a 5 lobi incisi anche per 2/3, i due inferiori a volte trilobi ed avvicinati, a denti con mucroncino ottuso. Pagina superiore verde, chiazzata un po’ in rosso, lievemente aracneosa sulle nervature; l’inferiore tomentosa con nervature principali salienti e rosse.
PEDUNCOLO: Rosso, cilindrico, aracneoso, ingrossato alla base, ben genicolato, poco contorto, minore della nervatura centrale.
GRAPPOLO: Conico, non molto serrato, di 20-22 cm, con lungo peduncolo e 4-5 assi secondari allungati; rachide giallo-rossigno.
ACINO: Sferico, di mm 17, dolce; buccia consistente, amarognola, nera, con poca cera.
SEMI: 4, medi, poco bruni.
Vitigno frequente e ferace. L’uva matura in settembre e da sola produce un vino colorato, ma di non grande durata. Per i caratteri botanici sembra affine alla Negretta. È lodata dal Caula2.

Alcune piante di Amaraguscia si trovano presso il podere del sig. Pedroni, San Felice sul Panaro, dove vengono utilizzate in uvaggio per fare un vino per consumo personale3.

  1. Pincetti/Vicini e Caula, 1754 ↩︎
  2. Malavasi, Lodovico – Contributo All’Ampelografia Modenese – 1879 ↩︎
  3. M. Toscan, intervista con il sig. Pedroni di San Felice sul Panaro, 2024 ↩︎
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