Chiamata semplicemente Amara Guscia da Ramazzini, che ne menziona anche una versione “gentile”. Uva da vino a bacca nera, coltivata a fine Ottocento a Sorbara, Corletto, San Cataldo (allora paese). Coltivata con vite maritata all’olmo, discretamente apprezzata dai locali. Da’ un mosto rosso sangue, dolce (i valori di glucosio sono analoghi a quelli dei Lambruschi). Sembra che fosse diffusa, ma poco coltivata (forse si intendeva che le piante erano sparse?)1. Prove di vinificazione attraverso l’associazione Contadini Custodi hanno dato un mosto viola e brillante.
L’Amaraguscia nera, detta anche Scorzanera fa grappoli rari di grana , ma con guscio amaricante, nerissimo , e sodo . Per questa amarezza del guscio si può essa conoscere senz’ altro contrassegno. Ella è delle ottime, e ricercate per vini spiritosi , piccanti e di lunga durata , i quali portano assai acqua2.
Amaraguscia:
TRALCIO: Rosso cupo, cilindroide, appena striato, un po’ aracneoso, a nodi poco ingrossati, con internodi per lo più un po’ più lunghi del peduncolo.
FOGLIA: Lembo frastagliato, a 5 lobi incisi anche per 2/3, i due inferiori a volte trilobi ed avvicinati, a denti con mucroncino ottuso. Pagina superiore verde, chiazzata un po’ in rosso, lievemente aracneosa sulle nervature; l’inferiore tomentosa con nervature principali salienti e rosse.
PEDUNCOLO: Rosso, cilindrico, aracneoso, ingrossato alla base, ben genicolato, poco contorto, minore della nervatura centrale.
GRAPPOLO: Conico, non molto serrato, di 20-22 cm, con lungo peduncolo e 4-5 assi secondari allungati; rachide giallo-rossigno.
ACINO: Sferico, di mm 17, dolce; buccia consistente, amarognola, nera, con poca cera.
SEMI: 4, medi, poco bruni.
Vitigno frequente e ferace. L’uva matura in settembre e da sola produce un vino colorato, ma di non grande durata. Per i caratteri botanici sembra affine alla Negretta. È lodata dal Caula3.
Alcune piante di Amaraguscia [nera] si trovano a San Felice sul Panaro, dove vengono utilizzate in uvaggio per fare un vino per consumo personale4.
Amara Guscia Gentile
Uva a bacca nera, da vino, coltivata a Modena in zona Collegarola e Saliceto Panaro. Coltivata a vite maritata ma di mediocre produttività. Più acida e meno zuccherina dell’Amara Guscia [nera]. Da’ mosto rosso e dolce, rara e poco coltivata5.