1“FESTASIO”DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA DOMANDA DI ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE DELLE VARIETA’ DI VITE (CULTIVAR AD UVA DA VINO)EDI INSERIMENTO NELL’ELENCO DELLE VARIETÀ AUTORIZZATE PER LA REGIONE EMILIA ROMAGNAA
cura di:Dott. Giovanni Nigro, CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali), sede di Tebano (RA) P.A. Gabriele Vespignani, CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali), sede di Tebano (RA)Dott. Mirko Melotti, ASTRA – Innovazione e Sviluppo, Tebano Dott. Marco Simoni, ASTRA – Innovazione e Sviluppo, Tebano2“FESTASIO”
1. Premessa e Cenni storici
Le carte dell’archivio dell’Abbazia di Nonantola documentano, verso la fine del secolo IX, l’esistenza dell’azienda curtense di Calizzano, presso Festà, che, con l’oratorio di S. Angelo, centro di riferimento religioso, funzionava da aggregante della popolazione rurale disgregata ormai da secoli. I monaci, dopo attenta valutazione delle condizioni pedo-climatiche della zona (esposizione soleggiata, terreno idoneo), decidono di effettuare l’impianto di vigneti per un totale di circa 16.000 viti (22 ha), cui fanno riscontro le 4500 viti messe a dimora nella vicina Festà. Queste informazioni sembrerebbero avvalorare, per questa zona, l’ipotesi di avviamento di una viticoltura specializzata che tiene in opportuna considerazione la predisposizione del territorio. Sulla scorta di quanto avvenuto nel Pre-Appennino piacentino, è probabile che, anche in questo caso, si fossero predisposte strutture necessarie alla trasformazione dell’uva in vino.
La località di Festà (il toponimo sembrerebbe trarre origine dal personale tardo latino o medioevale Festatus, col normale dileguo della dentale postonica) è citata in una enfiteusi nonantolana dell’anno 890 concessa dall’Abate Landofredo a tale Agino dalla quale si evince, in maniera quasi inequivocabile, l’elevato interesse per la viticoltura che caratterizzò l’Alto Medioevo. Nella sola Festà furono affittati 23 iugeri (1 iugero = circa 7900 mq) per la maggior parte investiti a vigneto (le 4500 viti citate nelle righe precedenti):
Della curte Festasii si ha notizia in una compravendita del 1174 nella quale Rolando de Sasoculo vende al monastero di S. Pietro di Modena, che acquista per parte della chiesa di S. Maria de Silva, terreni tenuti in precedenza da Pietro di Valle, posti in varie località tra le quali, appunto, curte Festasii, in ripa castri. Nel 1192 la stessa chiesa di S. Maria de Silva de Hula acquista un terreno investito a vigneto in Festasie. Festà, sede di comune nel Medioevo, fece parte della podesteria di Monfestino (nella contea, poi marchesato di Vignola) dai primi del sec. XV alla soppressione dei feudi avvenuta nel 1796.
Anche più di recente, alla metà del secolo scorso, si evidenzia la coltivazione della vite ed in particolare la produzione di vino Festasio.
L’azienda agricola Bendini Oliviero, si trova sulla via per Benedello e ha tuttora poche viti di Festasio.
Negli anni ’50 l’azienda aveva un vigneto, in località Campo del Rio, che conteneva 5-6 filari di Festasio. Il Sig. Bendini inoltre rimarcava l’esistenza della coltivazione di Festasio nelle località di Cavria, Fontanella e nella Vigna del Prete poco prima di raggiungere il centro di Festà. Egli identificava il Festasio come Lambruschino di Cavria dal nome dell’antica via Cavria, oggi Rumiana, che conduce al paese di Festà.
Il Sig. Bortolani Giuseppe, nato a Festà, ricorda che nell’azienda condotta dal padre Palmo, sita a Festà in località Cà Bernardoni, dove esiste un convento di frati probabilmente artefici delle prime piantagioni di viti, già dal 1901 si produceva vino Festasio (30 hl) che in parte veniva imbottigliato per consumo famigliare e in parte venduto. L’azienda, nel tempo, ha aumentato la superficie investita a vite e così anche la produzione di uva; la vite veniva maritata con piante di Durone della Marca al fine di sostenere i tralci carichi di uva. Nel periodo 1940-45 il timore di infestazioni di fillossera indusse l’azienda a innestare il Festasio su piede americano. Egli ricorda inoltre la presenza di filari di vite Festasio ai lati dello stradello che porta a Cà Bernardoni e nelle località La Faggiola, Valcolombe, Primavera, Achille e Casinotto.
Il Sig. Tebaldi Pierluigi, titolare di una Azienda Agricola, sita a Festà, ha continuato la tradizione, tramandatagli dal padre, di produrre vino da uve Festasio provenienti da una vigna al confine con Cà Bernardoni. Egli ricorda ancora la vecchia vigna e il vino di colore rosso scuro, caratteristico del Festasio, che si otteneva da quelle uve.
Il Sig. Menzani Mauro, infine, titolare di una Azienda Agricola, sita a Festà in località Sasso Bernardo, ricorda i racconti del padre Fernando che testimoniano la presenza passata in azienda di filari di vite maritati a piante di olmo.
La zona tipica di produzione è ubicata nell’Alta Valle del Panaro in Località, Festà di Marano sul Panaro e dintorni. Si ritiene che, per le sue caratteristiche, il vino prodotto dal vitigno Festasio possa suscitare l’interesse da parte di piccole aziende della zona che vogliano distinguersi dalle produzioni di massa delle grosse cantine, inserendosi anche nel settore dell’agriturismo locale con un prodotto legato al territorio.
Profilo isoenzimatico
In primo luogo sono state condotte analisi isoenzimatiche sul vitigno Festasio per individuarne il pattern ed effettuare confronti con i profili delle varietà iscritte al Registro Nazionale. Tali analisi hanno evidenziato che il vitigno oggetto di indagine presenta il pattern isoenzimatico GPI 1 e PGM 24, differente da quello di tutte le varietà iscritte al Registro Nazionale.
Profilo genetico
Il profilo molecolare del vitigno Festasio è stato definito utilizzando 9 loci microsatellite ed è riportato nella Tabella 1.
VvMD5 | VvMD7 | VvMD25 | VvMD27 | VvMD28 | VvMD32 | VvS2 | VrZAG62 | VrZAG79 | ||||||||||
Festasio | 225 | 227 | 239 | 247 | 243 | 243 | 178 | 184 | 236 | 236 | 257 | 273 | 133 | 133 | 194 | 196 | 250 | 264 |
Descrizione ampelografica
I rilievi fenologici e morfologici sono stati condotti secondo quanto previsto dalle schede O.I.V. 1983 e successive modifiche. I caratteri descritti sono preceduti dal codice e seguiti dal loro livello di espressione secondo le predette schede O.I.V.
CARATTERI FENOLOGICI | LIVELLO DI ESPRESSIONE E NOTE |
OIV 301 – Epoca del germogliamento | 3 – Precoce (10/04) (come LambruscoGrasparossa) |
OIV 302 – Epoca di fioritura | 3-5 – Medio-precoce (29/05) |
OIV 303 – Epoca di invaiatura | 5 – Media (11/08) |
OIV 304 – Maturazione fisiologica dell’acino | 3-5 – III epoca (10-20/09) – medio-tardiva |
CARATTERI MORFOLOGICI | LIVELLO DI ESPRESSIONE E NOTE |
Germoglio di 10-30 cm(Allegato 1- foto 1) | |
OIV 001: Forma dell’apice | 7- Completamente aperto |
OIV 002: Distribuzione della pigmentazione antocianica sull’apice | 3 – Completa |
OIV 003: Intensità della pigmentazioneantocianica sull’apice | 1- Nulla o molto bassa |
OIV 004: Densità dei peli striscianti dell’apice | 5/7- Media/elevata |
OIV 005: Densità dei peli eretti dell’apice | 3 – Bassa |
Tralcio erbaceo alla fioritura | |
OIV 016: Distribuzione dei viticci sul tralcio | 1- Discontinua |
OIV 051: Colore della pagina superiore delle 6 foglie distali (prima della fioritura) | 1- Verde |
OIV 052: intensità della pigmentazioneantocianica di 6 foglie distali | 1- Nulla o molto bassa |
OIV 053: Densità dei peli striscianti tra le nervature (prima della fioritura) | 3 – Bassa |
OIV 054: Densità dei peli eretti tra le nervature (prima della fioritura) | 5 – Media |
OIV 055: Densità dei peli striscianti sulle nervature principali (prima della fioritura) | 5 – Media |
OIV 056: Densità dei peli eretti sulle nervature principali (prima della fioritura) | 5 – Media |
Fiore | |
OIV 151: Sesso del fiore | 3 – Ermafrodita |
Foglia adulta(Allegato 1- Foto 2a e 2b) | |
OIV 065: Taglia | 5 – Media |
OIV 066: Lunghezza | 5 – Media |
OIV 067: Forma del lembo | 2 – Cuneiforme |
OIV 068: Numero dei lobi | 3 – Cinque |
OIV 069: Colore della pagina superiore del lembo | 5 – Verde |
OIV 075: Bollosità del lembo | 3 – Bassa |
OIV 076: Forma dei denti | 3/4 – Ambo i lati convessi/uno concavo e uno convesso |
OIV 079: Forma del seno peziolare | 3 – Aperto |
OIV 080: Forma della base del seno peziolare | 1/3 – U/ V |
OIV 081: Particolarità del seno peziolare | 1- Nessuna |
OIV 082: Forma dei seni laterali superiori | Aperti |
OIV 083: Forma della base dei seni laterali superiori | U/V |
OIV 084: Densità dei peli striscianti tra le nervature (pagina inferiore) | 3 – Bassa |
OIV 085: Densità dei peli eretti tra le nervature (pagina inferiore) | 3 – Bassa |
OIV 086: Densità dei peli striscianti sulle nervature principali (pagina inferiore) | 5 – Media |
OIV 087: Densità dei peli eretti sulle nervature principali (pagina inferiore) | 5/7 – Media/elevata |
OIV 092: Lunghezza del picciolo | 1 – Corto |
Grappolo a maturità industriale(Allegato 1 – Foto 3b e 3c) | |
OIV 502: Peso medio del grappolo | 3 – Basso |
OIV 202: Lunghezza | 5 – Medio |
OIV 203: Taglia | 5 – Medio |
OIV 204: Compattezza | 5 – Medio |
OIV 206: Lunghezza del peduncolo | 3 – Corto |
OIV 208: Forma | 2 – Conico |
OIV 209: Presenza di ali | 2 – Una o due ali |
Acino(Allegato 1 – Foto 4) | |
OIV 503: Peso medio dell’acino | 5/3 – Medio/basso |
OIV 220: Lunghezza | 3 – Corto |
OIV 221: Grossezza | 5 – Medio |
OIV 223: Forma | 2 – Sferoidale |
OIV 225: Colore della buccia | 6 – Blu-nero |
OIV 227: Pruina | 7 – Elevata |
OIV 228: Spessore buccia | 5 – Media |
OIV 229: Ombelico | 1 – Poco evidente |
OIV 231: Colorazione della polpa | 1 – Nulla o molto debole |
OIV 233: Rendimento in succo | 5 – Medio |
OIV 235: Grado di consistenza della polpa | 2 – Leggermente soda |
OIV 236: Particolarità del sapore | 1- Neutro |
OIV 240: Grado di separazione del pedicello | 5 – Medio |
OIV 241: Presenza di semi (vinaccioli)(Allegato 1 – Foto 5) | 3 – Presenti |
OIV 452: Grado di resistenza alla peronospora (foglia) | 5 – Medio |
OIV 455: Grado di resistenza all’oidio (foglia) | 5 – Medio |
OIV 455: Grado di resistenza alla botrite (grappolo) | 5 – medio |
Vigoria | Contenuta |
Caratteri agronomici
Il comportamento agronomico del vitigno Festasio è stato valutato presso l’Azienda Agricola Plessi sita in località Castelnuovo R. (MO) nell’areale di produzione del vino D.O.C. “Lambrusco Grasparossa di Castelvetro”.L’impianto di vigneto è stato messo a dimora negli anni 2000, 2001 e 2003 con viti innestate su portinnesto SO4 e allevati a Cordone Libero con sesto di impianto di 3,00 m tra le file e 1,50 m sulla fila (2.222 ceppi/ha); il suolo è caratterizzato da tessitura Franco – Limoso – Argillosa ed è gestito con inerbimento interfilare e lavorazione meccanica sulla fila.L’azienda è gestita seguendo i canoni dell’agricoltura biologica come previsto dal Reg. CEE 2092/91 e successive modifiche.I dati medi triennali riguardanti le caratteristiche vegeto-produttive del vitigno Festasio sono riportate nella Tabella 3. La fertilità del vitigno è risultata elevata (1,65 grappoli per germoglio), la produzione di uva è stata di entità media e la vigoria decisamente contenuta.
Parametri | Vigneto localizzato a Castelnuovo R. (MO) |
Fertilità (n° inf./germ.) | 1,65 |
N° grappoli/ceppo | 33,28 |
Produzione (kg/ceppo) | 6,35 |
Produzione stimata (t/ha) | 14,11 |
Peso medio grappolo (g) | 212,84 |
Peso medio acino (g) | 1,92 |
Peso legno potatura (kg/ceppo) | 0,350 |
Tabella 3. Caratteristiche vegeto-produttive (dati medi 2011-2012-2013)6. Caratteri compositivi del mostoI valori medi riguardanti il Residuo Secco Rifrattometrico, il pH e l’acidità totale rilevati su campioni di uva alla vendemmia nel corso degli anni 2011, 2012 e 2013 (Tabella 4), hanno messo in evidenza gradazioni zuccherine non particolarmente elevate abbinate a livelli acidici abbastanza contenuti.
Solidi solubili (°Brix) | 21,40 |
pH | 3,38 |
Acidità totale (g/l ) | 6,20 |
Tabella 4. Caratteristiche compositive medie (2011-2012-2013) del mosto di Festasio
Caratteri enologici
Al fine di valutare le caratteristiche enologiche di Festasio le uve provenienti dal vigneto dell’Azienda Plessi sono state sottoposte a microvinificazioni per tre anni. Le analisi chimiche del mosto e del vino finito e le successive analisi sensoriali sono state condotte presso il laboratorio ASTRA di Tebano (RA). Nella Tabella 5 sono riportati i principali caratteri compositivi dei vini.
Analisi chimiche | 2011 | 2012 | 2013 | |
Densità | 0,9953 | 0,9977 | 0,9986 | |
Alcol effettivo | vol% | 13,01 | 11,77 | 11,43 |
Zuccheri | g/l | 2,80 | 3,20 | 3,40 |
Alcol complessivo | vol% | 13,18 | 11,96 | 11,64 |
Estratto secco totale | g/l | 31,90 | 34,40 | 35,70 |
Estratto non riduttore | g/l | 29,10 | 31,20 | 33,70 |
pH | 3,10 | 3,64 | 3,05 | |
Acidità Totale | g/l | 6,58 | 6,20 | 6,88 |
Acidità Volatile | g/l | 0,23 | 0,41 | 0,28 |
Acido Tartarico | g/l | 1,90 | 2,10 | 2,33 |
Acido Malico | g/l | 3,10 | 3,40 | 3,60 |
Acido Lattico | g/l | 0,50 | 0,80 | 0,86 |
Acido Citrico | g/l | 0,93 | 0,77 | 0,69 |
Polifenoli Totali | mg/l | 3000,00 | 3176,00 | 3013,00 |
Antociani | mg/l | 1314,00 | 876,00 | 812,00 |
DO 420 nm | 8,76 | 9,04 | 9,36 | |
DO 520 nm | 20,72 | 18,50 | 17,13 | |
Intensità | 29,48 | 27,54 | 25,37 |
Tonalità | 0,42 | 0,49 | 0,55 |
Tabella 5. Principali parametri compositivi dei vini ottenuti da uve di FestasioNei tre anni i vini presentano una certa differenza nel grado alcolico, mentre per gli altri parametri si rileva una certa costanza. Si conferma la presenza di acidità sostenuta, di buoni valori di estratto, e di colorazione rossa molto intensa.L’uva di Festasio risulta quindi idonea a produrre vini interessanti e di buona qualità, nonché in uvaggio per migliorare le caratteristiche di altri vini rossi.I vini ottenuti nelle tre vendemmie sono stati sottoposti ad analisi sensoriale, definendo i principali descrittori per il vitigno Festasio, in base ai caratteri sensoriali olfattivi e gustativi prevalentemente rilevati dal panel addestrato di degustatori.Si riporta la somma dei descrittori rilevati per il Festasio nei tre anni.
Anno | Rosso violetto | Fiorale (viola) | Bacche (mora) | Ciliegia | Prugna essiccata | Erbaceo fresco | Acidità | Astringenza | Struttura |
2013 | 6,63 | 6,33 | 6,22 | 3,29 | 5,75 | 2,86 | 2,44 | 3,48 | 4,92 |
2014 | 6,45 | 6,01 | 5,95 | 3,58 | 5,65 | 3,05 | 2,81 | 3,62 | 4,78 |
2015 | 6,43 | 5,95 | 5,82 | 3,62 | 5,84 | 3,08 | 2,69 | 3,55 | 4,71 |
Media | 6,50 | 6,10 | 6,00 | 3,50 | 5,75 | 3,00 | 2,65 | 3,55 | 4,80 |
Tabella 6a. Analisi sensoriale vino del vitigno Festasio
Anno | Rosso violetto | Fiorale (viola) | Bacche (mora) | Ciliegia | Prugna essiccata | Erbaceo fresco | Acidità | Astringenza | Struttura |
2013 | 5,81 | 4,76 | 4,57 | 4,97 | 4,07 | 3,78 | 3,63 | 4,01 | 4,73 |
2014 | 5,59 | 4,13 | 4,23 | 4,06 | 3,78 | 3,25 | 3,29 | 3,90 | 4,30 |
2015 | 5,69 | 4,45 | 4,47 | 4,32 | 3,9 | 3,4 | 3,42 | 3,9 | 4,6 |
Media | 5,70 | 4,45 | 4,42 | 4,45 | 3,92 | 3,48 | 3,45 | 3,94 | 4,54 |
Tabella 6b. Analisi sensoriale vino del vitigno Lambrusco Grasparossa (Test)8Grafico 1. Analisi sensoriale del vitigno Festasio/Lambrusco GrasparossaSulla base dei risultati ottenuti con l’analisi sensoriale, il vino ottenuto dal vitigno Festasio può essere descritto come segue:Colore rosso violaceo molto intenso, impenetrabile dalla luce, con riflessi violacei intensi quasi blu. Profilo olfattivo piuttosto intenso con note dolci prevalentemente di frutta (mora e ciliegia) e fiorali (viola, rosa e geranio). A corredo seguono note speziate in particolare di liquerizia e pepe e poi vegetale e fenolico.Gusto di media acidità, fra il debolmente amaro e l’amarognolo, secco, sapido e appena astringente, con buona struttura e persistenza.
Gradevolezza visiva | Gradevolezza olfattiva | Gradevolezza gustativa | Gradevolezza complessiva | |
2011 | 7,7 | 7,0 | 6,6 | 6,9 |
2012 | 7,8 | 7,4 | 6,7 | 7,0 |
2013 | 7,3 | 7,0 | 6,4 | 6,7 |
Media | 7,6 | 7,1 | 6,6 | 6,9 |
Tabella 7a. Valori medi di gradevolezza del vitigno Festasio (da 1 a 10)
Gradevolezza visiva | Gradevolezza olfattiva | Gradevolezza gustativa | Gradevolezza complessiva | |
2011 | 7,4 | 7,1 | 6,9 | 7,1 |
2012 | 7,9 | 7,3 | 6,8 | 6,7 |
9
2013 | 7,1 | 6,8 | 6,3 | 6,9 |
Media | 7,5 | 7,1 | 6,7 | 6,9 |
Tabella 7b. Valori medi di gradevolezza del vitigno Test Lambrusco Grasparossa (da 1 a 10)
Grafico 2. Test di gradevolezza vino dei vitigni Festasio/Lambrusco Grasparossa (Test)I dati riportati nelle Tabelle 7a-7b e nel Grafico 2 mostrano che il vino è risultato mediamente gradito. In effetti sotto l’aspetto visivo e olfattivo il punteggio, in tutti e tre gli anni, ha uguagliato o superato nettamente il 7 e a livello gustativo è risultato decisamente superiore a 6, permettendo al prodotto di ottenere un giudizio complessivo prossimo o uguale a 7.DESCRIZIONE AMPELOGRAFICA SINTETICAGiovane germoglio: l’apice del germoglio è aperto, lanuginoso e di colore verde con riflessi bronzati.Foglia adulta: tendenzialmente media, cuneiforme, pentalobata, con seni laterali inferiori poco profondi e nervatura mediana corta. I seni laterali superiori sono generalmente a V o U, aperti; il seno peziolare si presenta aperto, con base conformata a V o U. La lamina superiore si presenta di colore verde medio (grigio-verde), quasi liscia e con nervature non pigmentate. Nella pagina inferiore, tra le nervature i peli coricati mostrano bassa densità mentre quelli dritti mostrano densità media. Sulle nervature i peli coricati hanno densità media mentre quelli diritti hanno densità medioelevata. Il margine è caratterizzato da denti con entrambi i lati convessi o con un lato concavo e uno convesso. Il picciolo risulta più corto della nervatura mediana.Grappolo: mediamente grande, mediamente lungo, conico-piramidale, mediamente compatto, alato (1-2 ali), con una ala lungamente peduncolata. Acino: corto, sferoidale, buccia di colore blue-nero, pruinosa, consistente, mediamente spessa, sapore neutro.Sintesi delle caratteristiche agronomiche ed enologiche10Sotto l’aspetto fenologico il Festasio presenta germogliamento precoce (come Lambrusco Grasparossa), fioritura medio-precoce e maturazione medio-tardiva. Il vitigno è caratterizzato da fertilità elevata, produttività media e vigoria contenuta, raggiunge mediamente gradazioni zuccherine non particolarmente elevate e acidità abbastanza contenute.Il vino ha colore rosso violaceo molto intenso, impenetrabile dalla luce, con riflessi violacei intensi. All’olfatto risulta intenso con note dolci prevalentemente di frutta (mora e ciliegia) e fiorali (viola, rosa e geranio). Al gusto si presenta mediamente acido, un po’ amarognolo e con buona struttura e persistenza.Bibliografia Alta Valle del Panaro, insediamento storico e beni colturali – Provincia di Modena e RegioneEmilia-Romagna Riferimenti Storici dall’Archivio Abbaziale di Nonantola – Tomo II della “Storia della Badia diNonantola” di G. Tiraboschi sotto il Numero LII (p.68). Planimetria storica del XIX secolo, tratta da: RER Ist. Per i Beni Artistici Culturali e Naturali- Provincia di Modena – Marano sul Panaro11ALLEGATO 1Foto 1 – Germoglio di 10-30 cm12Foto 2a – Foglia adulta13Foto 2b – Foglia adulta14Foto 3c – Grappolo a maturità industriale15Foto 3b – Grappolo a maturità industriale16Foto 4 – Acino17Foto 5 – Vinaccioli