Uva Giottina

Giottina, quantunque sia buona, non resiste troppo all’acqua; dà però un vino gustoso, ma non di gran lena: e ha bel colore come l’Albana (giallo lucido), e sono i di lei grani mediocri e lunghetti. Ha grappolo lungo e fitto assai1.

13° Giottina (Ghiottina)
TRALCIO: Verde-rossigno, striato, un po’ prismatico, incurvato superiormente, con nodi piuttosto grossi e internodi uguali o minori del peduncolo della foglia.
FOGLIA: Lembo a 5 lobi, incisi per lo più poco, talvolta sino a 1/2; i lobi inferiori sono poco avvicinati, con denti poco incisi e mucronati. La pagina superiore è di colore verde carico, quella inferiore di verde quasi altrettanto intenso, appena pubescente sulla base delle nervature principali.
PEDUNCOLO: Rosso vivo, ingrossato alla base, molto genicolato e contorto, lungo un po’ meno della nervatura principale.
GRAPPOLO: Cilindrico-conico, piuttosto rado, di 15-18 cm, con peduncolo lungo, ligneo alla base e rachide verde.
ACINO: Sferico, talora gibboso, di 15-17 mm, sugoso, assai dolce, con buccia sottile, giallo carica, talvolta irregolarmente chiazzata di bruno. Nei grappoli più piccoli si vedono spesso acini sferici abortiti, ma comunque maturanti.
SEMI: 1-3, piuttosto grandi, castani, bruni al sommo.
Nota: Vitigno coltivato scarsamente e poco ferace. Pregiato da tavola e da vino. Matura ai primi di settembre. È menzionato con lode anche dal Caula. Somiglia al Vesprino o Dokino d’Ancona o Doketto di Cesena (Bull. Ampelogr. 1875, fase II, pag. 101)2.

  1. Maini, Luigi – L’Indicatore Modenese n. 11 – “Catalogo alfabetico di quasi tutte le uve o viti conosciute e coltivate nelle provincie di Modena e Reggio secondo i loro nomi volgrarri con altre osservazioni relative” – 1851 ↩︎
  2. Malavasi, Lodovico – Contributo All’Ampelografia Modenese – 1879 ↩︎
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